Il campo è fatto di tende, per ora una dozzina, nei pressi di Erbil, la capitale del Kurdistan Iracheno. La missione è quella decisa dal governo nell’ambito della coalizione internazionale per contrastare l’avanzata dell’ISIS. I compiti dei soldati italiani in Iraq per ora sono di sorvolo aereo e addestramento delle forze di sicurezza curde. Siamo andati a vedere come e poi in prima linea con i Peshmerga. Continua a leggere
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“Io rapita come schiava dell’ISIS”
“Ero al mio villaggio con la mia famiglia quando sono arrivati i miliziani dello Stato Islamico. Hanno separato le donne dagli uomini e quella è stata l’ultima volta che ho visto mio marito”
Incontro Amsha (nome di fantasia scelto da lei) 19 anni, in un luogo segreto vicino a Dohuk, nel Kurdistan a nord dell’Iraq a circa 80 chilometri da Mosul, capitale irachena del Califfato. La ragazza racconta con lucidità come è finita tra le schiave sessuali dell’Isis. Continua a leggere
Foto diario dalla Francia sotto attacco
Le fotografie che ho scattato a Parigi durante i giorni degli attacchi terroristici. Dallo sconcerto iniziale alla grande manifestazione contro il terrore. Una settimana che la Francia e l’Europa non dimenticheranno per lungo tempo. Ecco giorno per giorno gli appunti del cronista sul campo Continua a leggere
Il rischio “lupi solitari”
L’uomo che ha sequestato 17 persone nella caffetteria di Sidney si chiamava Man Haron Monis. Era di origini iraniane e dal 1996 residente in Asutralia. Un personaggio controverso, che si faceva chiamare “sceicco” e faceva campagne contro l’invio dei soldati in Afghanistan. La giustizia lo conosceva: denunce per violenze sessuali e sospettato per la morte della ex moglie. Eppure era libero e l’antiterrorismo non pensava potesse colpire come ha fatto. Da solo. Continua a leggere
Califfollywood: il promo dell’ISIS
Qui il video integrale dell’Isis
Ancora una volta il cosidetto Stato Islamico o Califfato dell’Iraq e della Siria lancia in rete un video. L’ultimo si intitola “Flames of War”, “fiamme di guerra”, sottotitolo: la lotta è appena cominciata, ed è un vero e proprio trailer realizzato con immagini, grafica e montaggio di altissimo livello.
Il filmato, una sequenza di esplosioni, soldati americani feriti, fiamme e uomini mascherati, dura appena 50 secondi e si conclude, come tutti i promo che siamo abituati a vedere al cinema, con la scritta “Cooming soon”, “Prossimamente”. Continua a leggere