“Alma Habanera”: a Palermo in mostra l’anima cubana

 

Un reporter di guerra, Luciano del Castillo, in occasione dei 500 anni della fondazione de L’Avana racconta con 70 fotografie in mostra a Palermo l’anima degli abitanti della capitale cubana, lontano dagli schemi ideologici e dai cliché turistici. Sono fotografie che scavano nella realtà della vita quotidiana degli abitanti di quest’isola così particolare, ne colgono i momenti felici nonostante le tante difficoltà, ne raccontano la forza e la tenacia. Giovani e anziani, alle prese con un cambiamento che tutti aspettano ma che tarda ad arrivare. Ne abbiamo parlato con l’autore.

Da alcuni anni, trascorrendo diversi periodi a Cuba, hai deciso di puntare il tuo obiettivo su quest’isola e sulla sua capitale. Perché?
 
Perché è un posto speciale e non soltanto per l’area Caraibica e latinoamericana in genere, ma un esempio per tutto il pianeta. Intendiamoci non esistono paradisi in terra, però l’attenzione che c’è a Cuba nei confronti della gente è molto alta. Interessati del mondo sono curiosi su tutto del visitatore. C’ è una multiculturalità diversa rispetto a quella di New York o Berlino, c’è quello che noi palermitani chiamiamo ”U rivuogghiu”, il ribollire continuo delle società che si affacciano alla vita culturale dopo anni di guerre e privazioni, che hanno la possibilità di dedicarsi ad attività ludiche. Dall’Angola alla Colombia, dal Messico alla Europa. La tipologia di viaggiatori che visita la capitale caraibica ha una curiosità diversa.
 
Qual’è l’aspetto che ti ha colpito di più degli abitanti dell’Avana?
 
E questo il punto: quello che rende L’Avana speciale sono i suoi cittadini, le persone che la rendono diversa dagli altri posti che visiti. Quello che mi piace è che tutti si sentono belli, tutti si sentono protagonisti, tutti non sono omologati da canoni di bellezza restrittivi, dettati dalla tv o dal web. Si offrono ai tuoi occhi così come sono senza trucco. Aperti e sinceri, dividono con l’ospite quello che hanno, sia pure poca cosa. 
 
Tu sei siciliano. Quali sono le similitudini tra la gente di due isole così lontane?
 
Ormai sono anni che non vivo più nella mia Palermo, che ho lasciato poco dopo il liceo. Ma posso dire che, anche attraverso gli occhi e i racconti di altre persone, La mia Avana è molto simile alla mia Palermo. Simili le persone, simili l’architettura della parte spagnola, simile la noia di esistere nonostante tutto. L’Avana è per me quello che per mia madre è stata Palermo: un posto che ci ha accolto senza chiedere niente in cambio.
 

Info: “Alma Habanera”
Dal 8 novembre al 13 dicembre 2019
Palazzo Ziino via Dante Alighieri, 53 Palermo
Inaugurazione 8 novembre ore 17.00

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