Le prime immagini degli italiani in Iraq

Guerriglieri curdi a lezione dagli istruttori italiani

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Il campo è fatto di tende, per ora una dozzina, nei pressi di Erbil, la capitale del Kurdistan Iracheno. La missione è quella decisa dal governo nell’ambito della coalizione internazionale per contrastare l’avanzata dell’ISIS. I compiti dei soldati italiani in Iraq per ora sono di sorvolo aereo e addestramento delle forze di sicurezza curde. Siamo andati a vedere come e poi in prima linea con i Peshmerga.  Continua a leggere



“Io rapita come schiava dell’ISIS”

“Ero al mio villaggio con la mia famiglia quando sono arrivati i miliziani dello Stato Islamico. Hanno separato le donne dagli uomini e quella è stata l’ultima volta che ho visto mio marito”
Incontro Amsha (nome di fantasia scelto da lei) 19 anni, in un luogo segreto vicino a Dohuk, nel Kurdistan a nord dell’Iraq a circa 80 chilometri da Mosul, capitale irachena del Califfato. La ragazza racconta con lucidità come è finita tra le schiave sessuali dell’Isis. Continua a leggere



Iraq: in fuga dalla guerra

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Le fotografie che ho scattato nel campo profughi di Baharca, a pochi chilometri da Erbil, nel Kurdistan iracheno. E’ qui che arrivano quanti fuggono dall’avanzata dello Stato Islamico e questo è il campo visitato dal premier Matteo Renzi il 20 agosto. Nel caldo e nella polvere, ci vivono 3 mila sfollati, in tende frustate dal vento oppure in spazi delimitati da teli sotto un grande capannone di cemento. Marzio Babille dell’Unicef è il responsabile delle Nazioni Unite per l’Iraq. Lo abbiamo intervistato. Continua a leggere



La festa del fuoco, tra scontri e speranze

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Le foto di Alfredo Macchi a Dijarbakir

Sulle montagne della Turchia, dell’Iraq, dell’Iran e della Siria le popolazioni curde hanno festeggiato il Newroz, la festa del fuoco, l’inizio della nuova stagione secondo la tradizione zoroastriana. Per “zone di crisi” in esclusiva le fotografie della grande festa celebrata il 21 marzo all’insegna dei colori (giallo, rosso e verde, simbolo del Kurdistan) tra balli, canti e comizi. In Turchia la celebrazione che da due anni non è più vietata dalle autorità ha visto una grandissima partecipazione soprattutto nella città di Dijarbakir (oltre due milioni di persone), Semiurfa e Istanbul, dove però al termine del raduno si sono registrati scontri con le forze di sicurezza. Continua a leggere