“Continuiamo a sperare di rivedere Paolo vivo”

Sono trascorsi quattro anni da quando il gesuita italiano Paolo Dall’Oglio responsabile del monastero di Deir Mar Mousa è scomparso in Siria. Abbiamo incontrato Francesca, la sorella, che con tutta la famiglia continua a sperare di rivederlo vivo prima o poi.

Sono quattro anni molto, molto lunghi per noi, con notizie altalenanti ora che ci danno speranza ora che ci levano ogni speranza, noi però continuiamo a sperare perché di notizie certe non c’è nulla sulla sorte di Paolo è noi continuiamo a sperare perché…. c’è una una fiducia nella provvidenza. Questo è un mondo in guerra con tante persone scomparse e a volte si hanno notizie dopo parecchi anni, noi come famiglia continuiamo ad avere la speranza che Paolo sia vivo e che possa tornare tra di noi. Continua a leggere



“I cristiani resisteranno nonostante tutto”


“Il Medioriente come lo conoscevamo non esiste più e non so cosa ci sarà dopo. Certo bisognerà ricostruire la fiducia tra cristiani e musulmani e non sarà una cosa facile. Ma è necessario farlo”. Padre Pierbattista Pizzaballa è uno di quei frati che parla in modo semplice e che affronta incredibili difficoltà come se nulla fosse. E’ il Custode di Terra Santa, responsabile dei cristiani in Medioriente. Vive a Gerusalemme ma si sposta tra Iraq e Siria dovunque la guerra minacci fedeli, sacerdoti, chiese e monasteri.
“Ad Aleppo” – racconta – “cristiani e musulmani contano i morti ciascuno per conto proprio, secondo la fede di appartenenza. Questo dimostra che non c’è più fratellanza, che ogni rapporto è da ricostruire”. Lo incontro a Roma dove è venuto per parlare di quanto sta accadendo ad un affollatissimo incontro organizzato dalla fondazione Avsi e dalla rivista Oasis. Continua a leggere