“Il bambino soldato morto tra le mie braccia”

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Le fotografie di Alessandra Napoleone a Bangui


“Ogni giorno ci portano bambini colpiti da proiettili o feriti a colpi di machete”. E’ un racconto drammatico quello di Alessandra Napoleone, medico anestesista e rianimatore dell’ospedale Brotzu di Cagliari che per Emergency è appena andata in missione nella Repubblica Centroafricana, paese piombato in una guerra civile che rischia di trasformarsi in genocidio nel silenzio generale. Alessandra, madre di due figli, non è alla sua prima esperienza in zone di crisi, ma è rimasta profondamente colpita da quanto accade a Bangui, capitale del paese. In particolare non riesce a non pensare alla morte di un bambino soldato tra le sue braccia. Continua a leggere