Ci mancava solo la Siria: nel mondo 122 milioni di persone quest’anno sono state costrette a vivere lontano dalle loro case a causa di conflitti, violenze e persecuzioni, un record che sale da 12 anni a questa parte. La ripresa del conflitto siriano dopo alcuni anni di tregua ad Aleppo la scorsa settimana ha causato altre decine di migliaia di profughi e una vera e propria beffa per chi stava tornando a casa fuggendo dalla guerra in Libano. Ce lo racconta Filippo Ungaro, portavoce per l’Italia dell’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che ha lanciato la campagna “Un’altra notte di freddo, un altro inverno lontano da casa” per aiutare i profughi nel periodo più duro dell’anno.
Perchè la ripresa della guerra in Siria è stata una beffa?
“Con la guerra in Libano circa 500 mila rifugiati siriani sono scappati tornando nel loro paese e qui però sono stati sorpresi dalla ripresa del vecchio conflitto ad Aleppo, Idlib e Hama e per di più in pieno inverno”.
Cosa state facendo per queste persone?
“Al momento non ci sono le condizioni di sicurezza per poter operare in queste aree. Noi cerchiamo di aiutarli quando passano ai valichi di confine. Si tratta all’80 per cento di donne e bambini che ora non sanno dove andare. Nel resto della Siria, dove ci sono 7 milioni di sfollati interni e 5 milioni in altri paesi, continuiamo le nostre attività”.
In che cosa consistono principalmente gli aiuti che fornite?
“Cerchiamo di fornire soprattutto generi di prima necessità: coperte, vestiti, set per cucine da campo, tende, kit medici e per l’igiene personale. E’ lo stesso materiale che distribuiamo agli sfollati anche in Libano, Ucraina, dove la distruzione degli impianti energetici ha lasciato la popolazione nel rigido inverno senza luce e risaldamento, e in Afghanistan, paese dimenticato ma dove è in corso una delle più gravi crisi umanitarie con milioni di rifugiati e sfollati. “
Poi ci sono altri paesi di cui si parla poco…
“Certo, a cominciare dal Sudan dove la guerra ha costretto tantissime persone a fuggire fuori dai confini. E poi Pakistan, Egitto, Giordania e Moldavia, che accolgono questi profughi. Sul medio e lungo periodo queste emergenze vanno risolte. La situazione internazionale è purtroppo molto complicata. La politica non sembra capace di risolvere queste crisi. Mentre aumentano le emergenze, più di 40 nel 2023, i fondi destinati agli aiuti restano gli stessi. E ci costringono a scelte drammatiche.”
LA CAMPAGNA “UN ALTRO INVERNO LONTANO DA CASA”
La campagna mira a sostenere il lavoro di UNHCR per fornire aiuti urgenti specifici per l’inverno, come assistenza economica diretta, supporto per la riparazione delle abitazioni e per isolamento termico degli alloggi di emergenza, beni di prima necessità come coperte e vestiti invernali, generatori e supporto per la fornitura di energia alternativa, kit medici di primo soccorso, cibo, acqua.
Se vuoi dare il tuo contributo alla campagna UNHCR “UN ALTRO INVERNO LONTANO DA CASA” puoi donare qui: https://sostieniunhcr.it/campagna-lontano-da-casa