Sono più di trenta attualmente i giornalisti “scomparsi” o “dispersi” in Siria e di questi una decina sono stranieri. Il conflitto siriano che è già stato tra i più sanguinosi della storia per i reporter e i fotografi con 45 morti (fonte Comitato internazionale per la protezione dei giornalisti), basti ricordare i nomi di Gilles Jacquier, Remi Ochlik, Mohamed al-Mesalma, Mika Yamamoto e Marie Colvin, vede anche un record senza precedenti di sequestri. I gruppi armati ormai fuori controllo spesso tengono prigionieri gli inviati internazionali per lunghi mesi prima di dare un segno che siano ancora in vita per trattare da un posizione di vantaggio psicologico.
Ne sappiamo qualcosa noi italiani con il rapimento dell’inviato de La Stampa Domenico Quirico, durato cinque interminabili mesi e conclusosi fortunatamente con la sua liberazione.
L’Associated Press ha reso noto un elenco aggiornato dei giornalisti stranieri sequestrati o scomparsi sulla base delle segnalazioni dei familiari o delle loro testate di appartenenza. Più difficile avere un elenco dei reporter siriani dispersi. Ovviamente la speranza è che tutti possano presto tornare a casa.
– Bashar Al Kadumi, giordano di origini palestinesi, lavora per la televisione satellitare americana Al-Hurra. E’ stato rapito il 20 agosto 2013 dopo essere entrato in Siria dalla Turchia.
– Edouard Elias e Didier Francois, francesi, lavorano per l’emittente radio Europe1. Sono stati sequestrati il 6 giugno 2013 dopo aver raggiunto la città di Aleppo dal confine con la Turchia.
– James Foley, americano, è stato visto l’ultima volta un anno fa nel nord ovest della Siria, dove stava girando video per l’Agenzia France-Presse e il gruppo GlobalPost.
– Nicolas Henin e Pierre Torres, francesi, reporter e fotografo. Henin scrive per il settimanale Le Point e il canale televisivo Arte. Sono stati rapiti entrambe il 22 giugno 2013 da un gruppo non identificato a Raqqa.
– Samir Kassab, libanese, lavora come cameraman per il canale satellitare Sky News Arabia ed è stato rapito il 15 ottobre 2013 nelle vicinanze di Aleppo.
– Marc Marginedas, spagnolo, inviato del giornale El Periodico, rapito il 4 settembre 2012 vicino alla città di Hama.
– Ishak Mokhtar, originario della Mauritania, lavora per Sky News Arabia. E’ stato sequestrato il 15 ottobre 2013 mentre lavorava nei dintorni di Aleppo.
-Austin Tice, giornalista freelance americano, lavora per il Washington Post e il canale satellitare Al-Jazeera. E’ scomparso il 13 agosto 2012 mentre lavorava a Damasco.
A questi nomi va aggiunto quello di Padre Paolo Dall’Oglio, collaboratore della rivista dei gesuiti Popoli, scomparso il 29 luglio 2013 a Raqqa.